Fate
La fata è una creatura leggendaria, presente nelle fiabe o
nei miti. Il nome fata deriva dall'altro nome latino delle Parche, che è Fatae,
ovvero coloro che presiedono al Fato. La fata è un essere magico, una sorta di
spirito della Natura. Come le ninfe, esse sono spiriti naturali che hanno
sembianze di fanciulla; come le Parche presiedono al destino dell'uomo,
dispensando vizi o virtù. Fin dai tempi più remoti si è sempre ritenuto che gli
esseri fatati, quelle creature che rappresentano l'infinità contenuta nel cuore
e nell'anima di ciascuno di noi, avessero origini più antiche di quelle umane e
perfino di quelle animali; quindi, essendo stato creato per ultimo, l'essere
umano è considerato come una forma di vita che ha ancora molto da imparare
dalle altre specie.
L'origine delle fate è stata da sempre differente a seconda
delle culture e per questo motivo ci vengono fornite diverse teorie che spiegano
la nascita di tali creature.
Una credenza sull'origine delle fate, nata dalla mitologia
greca e per molti considerata la più importante, narra di tre dee, figlie di
Zeus, responsabili della vita dell'uomo; queste dee venivano chiamate Parche
(in greco Μοῖραι,
coloro che stabiliscono la sorte) e custodivano nelle loro mani un filo
lunghissimo, prezioso e magico che rappresentava il destino degli uomini. Ogni
giorno la dea più anziana lo tesseva con infinita cura e lo misurava con
particolare attenzione, mentre la dea più piccola lo tagliava e quando venivano
infastidite dal comportamento degli umani erano in grado di tagliarlo di netto
e di aggrovigliarlo nel più fastidioso dei modi in modo da infliggere una
giusta punizione alla razza umana.
Le fate hanno le sembianze di una donna o di una ragazza non
molto alta e piuttosto esile dalla pelle chiarissima, vestita di abiti
variopinti. Ogni fata indossa un abito di un solo colore che rispecchia la sua
personalità. Inoltre portano gonne lunghissime per coprire eventuali deformità.
Spesso sono rappresentate con ali di farfalla. Le fate vivono molto a lungo, ed
una volta che la loro vita sia terminata non muoiono, ma si incantano nei
propri palazzi dove restano per l'eternità (da Perrault). Nonostante, quindi,
possano raggiungere età molto avanzate, hanno la possibilità di mostrarsi sotto
qualsiasi spoglia esse vogliano, che sia di bambina (da Collodi), di giovane o
di anziana. Hanno infatti pieni poteri di trasformarsi in ciò che vogliono.
La nascita delle fate è avvolta nel mistero. Alcune ipotesi
(anche se non avvalorate da nessuna fiaba o mito) ritengono che le fate siano
prodotti spontanei della natura o anche che abbiano una madre comune, una
specie di magna mater che le origina tutte. Varie fonti letterarie (Basile,
Perrault, Calvino ed altri) attestano che le fate abitano spesso in palazzi
sotterranei molto lussuosi, accessibili solo da personaggi prescelti. Non è
neppure raro che le fate sposino esseri umani, le loro figlie tuttavia
raramente ereditano i medesimi poteri.
Sono esseri che hanno come compito quello di vegliare sulle
persone come angeli custodi, quindi di dispensare pregi e virtù tramite le loro
Fatagioni (Basile) e di proteggere i bambini, vengono infatti definite "comari"
(o madrine nella accezione moderna) e si prendono cura di un figlioccio che
viene o affidato loro dai genitori stessi, o viene da loro prescelto.
Spesso le fate scelgono il proprio protetto sottoponendolo
ad una prova di carità, solitamente tramutandosi in mendicanti bisognosi.
La loro indole tuttavia non è univocamente buona. Oltre alla
vanità e all'egocentrismo che le distingue, sono fortemente permalose ed
irascibili, un solo torto può scatenare la loro ira ed il loro dispetto può
trasformarle in furie e può spingerle a lanciare maledizioni. Hanno quindi
oltre ad un ruolo di premiazione anche un ruolo fortemente punitivo.
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