ShadowsofSecrets: agosto 2019

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mercoledì 28 agosto 2019

Andrew Phillip Cunanan


Andrew Phillip Cunanan
Andrew Phillip Cunanan (National City, 31 agosto 1969 – Miami Beach, 23 luglio 1997) è stato un serial killer statunitense. Il 12 giugno del 1997 era diventato il fuggitivo numero 449 a essere inserito dall'FBI nella FBI Ten Most Wanted Fugitives, la lista dei ricercati più pericolosi degli Stati Uniti.
Andrew è il più giovane dei quattro figli di Mary Ann Schillaci (di origini italiane) e Modesto Cunanan (di origini filippine). Cresce nel "quartiere per bene" di Rancho Bernardo, a nord della città di San Diego. Frequenta la blasonata “Bishop's School” a La Jolla, California. Ha un ottimo profitto negli studi, prediligendo gli argomenti classici, il teatro drammatico, la storia e il francese. Talvolta esibisce provocatoriamente la propria omosessualità. Manifesta, però, comportamenti aggressivi nei confronti di altri studenti. Si diploma nel 1987 e nello stesso anno si iscrive - dimostrando grandi qualità intellettive - alla facoltà di Storia degli Stati Uniti d'America all'Università della California, San Diego; tuttavia non si laureerà mai, né presterà mai servizio militare. Non avrà neppure un lavoro stabile. All'età di 18 anni, sospettato di illeciti fiscali, raggiunge il padre, che aveva abbandonato moglie e figli per tornare nella sua terra di origine (le Filippine). Tuttavia Andrew, spaesato dallo stile di vita misero e totalmente differente dalle sue abitudini, torna ben presto a San Francisco, in California. Nello stesso anno, la madre apprende che Cunanan è gay. Durante una discussione che ne segue, lui la sbatte contro un muro, provocandole la dislocazione di una spalla (successivi esami sul suo comportamento indicano che possa aver sofferto di psicopatia e un disturbo di personalità caratterizzato da una mancanza anormale di empatia). Facendosi mantenere dai suoi amici (in cambio di prestazioni sessuali), vive a livelli sostenutissimi, guida macchine di lusso e si spaccia per figlio di famiglia benestante. Grazie alla sua notevole bellezza, accompagnata da una cospicua intelligenza, non viene considerato un volgare prostituto, bensì un "accompagnatore", che incomincia relazioni estremamente proficue con gli esponenti (segretamente omosessuali e in genere persino sposati) della comunità degli affari. È, insomma, uno gigolò d'alto bordo, dalle prestazioni estremamente costose. La carriera criminale di Cunanan si concentra tutta nel 1997 suoi ultimi tre mesi di vita. Per ragioni non chiarite, si trasforma in un feroce assassino, uccidendo alcuni dei suoi amanti più intimi: probabilmente, per il verificarsi di un tale epilogo ha avuto un ruolo centrale il fatto che egli fosse caduto nella dipendenza da cocaina ed eroina e si fosse dedicato anche allo spaccio. Il primo omicidio avviene il 27 aprile: massacra a colpi di martello sul cranio l'amico Jeffrey Trail, 28 anni. Il 3 maggio, invece, fredda con una calibro 40 l'architetto David Madson (33 anni) vicino al Rush Lake a Rush City vicino Minneapolis. Dopo essersi spostato da Minneapolis a Chicago, il giorno dopo tortura fino a uccidere il settantaduenne Lee Miglin, costruttore edile. Il 9 maggio, per rubare una macchina, uccide William Reese, guardiano del Finn's Point National Cemetery di Pennsville: sarà il pick up rosso di Reese a portare Andrew Cunanan in Florida. Per oltre due mesi, grazie alle sue doti di trasformista, fa compiere giri a vuoto alla polizia degli Stati Uniti, che tenta invano di arrestarlo. Il 15 luglio è a Miami, dove, con un colpo di pistola, uccide ancora: questa volta la vittima è lo stilista Gianni Versace, freddato in pieno giorno davanti alla porta della sua residenza. Al tempo degli omicidi, c'era molta speculazione nei media sulle motivazioni di Cunanan, che sarebbero state legate a una diagnosi di infezione da HIV, probabilmente passatagli da uno dei suoi amanti; tuttavia, l'autopsia sul suo corpo ha rivelato che Cunanan non era sieropositivo. Le sue motivazioni rimangono quindi un mistero. Varie teorie, almeno riguardanti l'omicidio di Versace, includono l'invidia per il ruolo dello stilista come "icona gay".
La sua vita termina in una casa galleggiante, la notte del 23 luglio 1997. La presenza di Andrew all'interno dell'imbarcazione (proprietà di un piccolo truffatore, svanito nel nulla dopo la tragedia) è segnalata da un custode che, avendo udito dei rumori provenire dal natante, avverte solertemente la polizia locale. L'intervento, tempestivo, mobilita più di sette unità, fra le quali vi sono la guardia nazionale, i vigili del fuoco e l'FBI.
Arrivata sul posto, l'imbarcazione, con all'interno Cunanan, viene circondata: per fare uscire il ricercato allo scoperto vengono lanciati dei fumogeni, ma non si ottengono risultati e seguono momenti di attesa silenziosa. Quando, infine, si decide di fare irruzione, la polizia rinviene il corpo esanime del criminale: Cunanan si era ucciso, sparandosi in bocca un colpo con la calibro 40. Molti sono gli interrogativi sulla sua morte, ad esempio sul perché abbia scelto per rifugio una house boat, precludendosi così ogni possibilità di fuga. La storia si interseca con la vicenda dell'imprenditore italiano Enrico Forti che, dopo aver comprato l'house boat, mise in dubbio le teorie della polizia di Miami, in un servizio giornalistico che fece scandalo. Le ceneri di Cunanan sono interrate nel Mausoleo di Holy Cross Catholic Cemetery di San Diego, California.

venerdì 23 agosto 2019

Edward e Lorreine Warren


Edward e Lorreine Warren
Edward Warren Miney (Bridgeport, 7 settembre 1926 – Monroe, 23 agosto 2006) e Lorraine Rita Moran (Bridgeport, 31 gennaio 1927 – Monroe, 18 aprile 2019) sono stati due demonologi, ricercatori del paranormale e scrittori statunitensi.
Insieme hanno fondato nel 1952 la New England Society for Psychic Research e un Museo dell'Occulto dentro la propria casa. Hanno scritto inoltre numerosi libri sul paranormale e indagato su molti casi legati a presunte manifestazioni sovrannaturali, tra i quali quello sulla casa infestata di Amityville. Edward era un veterano della marina degli Stati Uniti della seconda guerra mondiale ed ex agente di polizia, mentre la moglie si è auto-definita chiaroveggente. Nel 1952, i Warren hanno fondato la New England Society for Psychic Research, il più antico gruppo di demonologi e cacciatori di fantasmi del New England, e aperto il The Warren's Occult Museum nel seminterrato della loro casa a Monroe, Connecticut, luogo dove conservano in massima sicurezza oggetti legati alle loro indagini. Sono anche autori di numerosi libri sul paranormale e sulle loro indagini private. Hanno affermato di aver indagato su più di 10.000 casi nel corso della loro carriera. I Warren furono responsabili della formazione di numerosi demonologi inclusi Dave Considine, Lou Gentile, e il loro nipote John Zaffis. Dopo la morte di Ed, avvenuta nel 2006, Lorraine ha continuato a indagare, spiegando che "È stato Ed stesso a farmi sapere che lui voleva che continuassi a fare questo. Quindi devo dire che lo sto facendo per lui. Lo sto facendo per onorare mio marito. Il lavoro significava molto per lui, è per questo che voglio portare avanti la sua eredità." Oltre alle indagini, Lorraine ha continuato inoltre a gestire il loro Museo dell'Occulto con l'aiuto del suo genero, Tony Spera.
Lorraine si è spenta all'età di 92 anni il 18 aprile 2019. Ed e Lorraine si sono sposati il 22 maggio 1945 ed hanno avuto una figlia, Judy.
Un elenco di vari casi in cui sono coinvolti i Warren, descritti nei libri pubblicati:
I Warren sono famosi per il loro coinvolgimento nel caso della casa infestata di Amityville, all'interno della quale la famiglia Lutz fu tormentata da fenomeni paranormali che li costrinsero a lasciare la loro casa. Stephen e Roxanne Kaplan, autori del libro The Amityville Horror Conspiracy erano convinti che si trattasse di nient'altro che di una "truffa". Nel corso di un'intervista radiofonica, la stessa Kaplan dovette però ammettere di essersi inventata di avere le prove che dimostravano che davvero si trattasse di un imbroglio. La storia della famiglia Lutz e della casa di Amityville è alla base del libro Orrore ad Amityville e dei film del 1979 e del 2005.
Altro caso molto famoso legato ai Warren. Da tali fatti è stato ispirato il film The Conjuring - Il caso Enfield.
Nel 1981, Arne Johnson fu accusato dell'uccisione del suo padrone di casa Alan Bono. Ed e Lorraine Warren furono chiamati a visitare Johnson prima dell'omicidio dal fratello minore della sua fidanzata, il quale era convinto che Arne fosse posseduto da un demone. I coniugi Warren ne accertarono la possessione. Al processo, la difesa dell'uomo puntò principalmente sulla sua effettiva mancanza di coscienza al momento dell'omicidio, causata dalla possessione, formulando il primo caso nella storia giudiziaria americana dove un avvocato difende il proprio cliente basandosi su prove di una condizione di influenza sovrannaturale. Anche Johnson si dichiarò innocente, sempre rivendicando la sua presunta possessione, ma venne ugualmente condannato. Il caso fu descritto nel libro The Devil in Connecticut di Gerald Brittle e nel film Ostaggio per il demonio. I Warren sostengono di aver esorcizzato un "lupo mannaro indemoniato" nel 1983. Il soggetto del caso, Bill Ramsey, aveva morso diverse persone, credendo di essere un lupo. Gli eventi che circondano questo caso sono stati successivamente descritti nel 1991 in un libro scritto dai Warren, Werewolf: A True Story of Demonic Possession. Nel 1970 una madre comprò la bambola come regalo per sua figlia, ma, dopo che essa cominciò a "comportarsi in modo strano" in casa, la madre decise di consultare un medium. Il medium dichiarò che la bambola ospitava lo spirito di una ragazza defunta di nome Annabelle Higgins. La donna, dopo ripetuti avvenimenti in cui la bambola si spostava da sola e aggrediva i familiari, decise di appellarsi ad Ed e Lorraine Warren che prelevarono la bambola e la misero dentro una teca di vetro nel proprio Museo dell'Occulto, classificandola come "oggetto indemoniato". Questo è uno dei casi più famosi legato ai coniugi Warren, grazie anche ai film Annabelle (2014), Annabelle 2: Creation (2017) e Annabelle 3 (2019). Jack e Janet Smurl chiesero aiuto ai coniugi Warren in quanto nella loro casa avevano luogo vari fenomeni soprannaturali che comprendevano strani suoni, odori e apparizioni. I Warren affermarono che la casa Smurl era infestata da tre spiriti e che un demone avrebbe violentato Jack e Janet Smurl. Sul caso è stato scritto il libro The Haunted e realizzato un film televisivo intitolato La casa delle anime perdute. Negli anni settanta i Warren hanno sostenuto che la casa dei Perron ad Harrisville, nel Rhode Island, fosse infestata da demoni a causa di una donna, presunta strega, chiamata Bathsheba Sherman che visse lì nel XIX secolo. La storia è raccontata nel film del 2013 L'evocazione - The Conjuring. Dopo la presunta esorcizzazione, la famiglia Perron visse lì per altri nove anni. Il cimitero di Stepney, a Londra, era creduto essere infestato dal fantasma di una "donna vestita di bianco". Al caso lavorò il vescovo Robert McKenna aiutato dai Warren e loro nipote John Zaffis. Caso simile al cimitero di Stepney. Su tale caso i coniugi Warren hanno scritto il libro Graveyard: True Hauntings from an Old New England Cemetery. Nel 1980 Carmen Snedeker e la sua famiglia si trasferirono in una casa a Southington, Connecticut, per vivere più vicino all'UConn Health Center dove il figlio di Carmen era in cura per il cancro. Nel seminterrato dell'abitazione venne ritrovata attrezzatura mortuaria, ed è stato poi accertato che la casa in passato era stata sede di un'impresa di pompe funebri. La famiglia iniziò a sostenere che nella casa vivessero dei demoni. Ed e Lorraine Warren esaminarono la casa, la quale è stata ripulita di ogni presenza, dopo un esorcismo condotto nel 1988. La storia è stata anche fonte di ispirazione del film Il messaggero - The Haunting in Connecticut. Nel Kentucky, il figlio di sei anni di Jan e Dale Foster, Cody, iniziò parlare con un amico immaginario che lui chiamava "l'Uomo". Col passare del tempo il bambino divenne sempre più aggressivo. "L'Uomo" infatti sembrava dare istruzioni a Cody di non fidarsi della propria famiglia e tentava di farlo allontanare sempre di più dai genitori. Nel frattempo nella casa iniziano a succedere fenomeni strani: i rubinetti dell'acqua si aprivano da soli, si udivano rumori di passi per la casa e le porte si aprivano e chiudevano da sole. Jan iniziò a sospettare che "l'Uomo" fosse in realtà un'entità maligna che si stava piano piano impossessando del figlio e decise di chiedere aiuto ai coniugi Warren. Ed Warren cercò di provocare l'entità per farla manifestare e questo successe puntualmente quando il tavolino sul quale stava avvenendo la discussione iniziò a tremare vistosamente. Lorraine Warren fu invece assalita da una sensazione di odio e percepì l'entità come qualcosa di estremamente pericoloso. Una notte Cody, non riuscendo a dormire, si recò nella camera dei genitori per cercare compagnia. La madre andò allora in camera con il figlio, si stese sul suo letto e quasi si addormentò, ma fu svegliata di colpo da una figura demoniaca che si stagliava di fronte ai suoi occhi. Fuggita di corsa da quella camera incontrò Cody che le chiese: «Lo hai visto anche tu, vero?» I coniugi Warren chiesero allora aiuto a uno sciamano nativo americano per provare a eliminare quell'entità. Dopo una sorta di cerimonia che somigliava molto a un esorcismo, finalmente Cody fu liberato dalla presenza di quell'essere che diceva di essere sepolto nel vicino cimitero. Cody oggi sta bene e non ricorda niente di quanto accaduto. Questo caso è diventato celebre grazie alla serie televisiva A Haunting, che ne ha tratto un episodio intitolato "Demon Child". La New England Society for Psychic Research, il gruppo più antico di demonologi e cacciatori di fantasmi, venne fondata dai coniugi nel 1952. Secondo i Warren, nella N.E.S.P.R. lavorava per le indagini una gran varietà di persone, inclusi medici, ricercatori, funzionari di polizia, infermieri, studenti universitari e membri del clero. Il caso più famoso dei Warren, quello della casa di Amityville, è stato oggetto di numerose critiche. Secondo Benjamin Radford, la vicenda è stata «smentita dai testimoni, dalle indagini e dalle prove forensi.». L'avvocato William Weber riferì che lui, Jay Anson e i coniugi Lutz "inventarono" la storia della casa infestata "dopo aver fatto uso di molte bottiglie di vino." L'autore horror Ray Garton che ha scritto un resoconto sulla presunta infestazione della famiglia Snedeker a Southington (Connecticut) ha messo in discussione la veridicità delle cose riportate nel suo libro, dicendo «La famiglia coinvolta, che stava attraversando alcuni gravi problemi come l'alcolismo e la tossicodipendenza, non riusciva a tenere in piedi la loro storia, e sono diventato molto frustrato: è difficile scrivere un libro non-fiction in cui tutte le persone coinvolte stanno dicendo storie diverse.». Solitamente le critiche rivolte ai coniugi Warren provengono da altri presunti o tali demonologi ed esperti del paranormale. Stephen Kaplan era uno di essi, ma nel corso di una trasmissione radiofonica dovette ammettere di essersi sbagliato a scagliarsi contro i Warren. Di contro i Warren hanno avuto stima di altri demonologi ed esperti del paranormale tra i quali John Zaffis, che è però loro nipote.

domenica 11 agosto 2019

Mary Toft: La donna che ha partorito conigli


Mary Toft: La donna che ha partorito conigli
Mary Toft o Tofts, nata a Denyer, Godalming, 21 febbraio 1703 e morta a Godalming, 13 gennaio 1763, è stata una truffatrice britannica, nota per essere stata protagonista di una beffa ai danni di alcuni medici, ai quali nel 1726 fece credere di aver dato alla luce una cucciolata di conigli.
La storia della donna galvanizzò l'intera l'Inghilterra, compresa la Corte Reale e vari dottori, tutti convinti della veridicità della vicenda. La bufala venne svelata solo grazie all'arguzia di Cyriacus Ahlers e altri medici che riuscirono a scoprire il trucco: la donna non faceva altro che inserire nel proprio utero pezzi di animale, per poi espellerli davanti a testimoni. Mary fu in seguito imprigionata con la pesante accusa di «vile truffa e impostura»: a causa della frode, infatti, venne mortificata l'immagine della medicina inglese e furono rovinate le carriere di vari eminenti uomini di scienza. La risonanza della vicenda fu talmente elevata che venne ripresa da celebri letterati ed artisti, primi fra tutti William Hogarth e Voltaire.
La «povera donna» era Mary Toft, contadina di 23 anni, moglie di Joshua Toft, un «povero merciaio ambulante» con cui si unì in matrimonio nel 1720, e madre di tre figli: Mary, Anne e James. Trattandosi di una contadina, le circostanze suggeriscono che quando nel 1726 Toft diventò di nuovo incinta, questa continuasse a lavorare nei campi. La gravidanza fu messa a rischio da una serie di complicazioni, tanto che ad agosto la donna iniziò ad avvertire dolori al ventre, per poi accorgersi con orrore di aver evacuato molti pezzi di carne informi, uno fra i quali era addirittura «grande quanto il mio braccio [quello della Toft]». Con tutta probabilità, le cause di quanto successo vanno ricercate in un'anomalia dell'impianto placentare, a causa della quale si sarebbe interrotto lo sviluppo dell'embrione, con conseguente espulsione di grumi di sangue e masse informi.
Nonostante sembrasse un aborto, la gravidanza continuò e, quando il 27 settembre partorì, vennero espulse solo delle parti di animali. Questi vennero subito mandati a John Howard, un ostetrico basato a Guildford con trent'anni di esperienza. Pur essendo inizialmente scettico, Howard si recò comunque dalla Toft. Inizialmente il medico non trovò nulla di strano; ciononostante, nei giorni successivi le doglie ricominciarono, e uscirono altri pezzi di carne somiglianti ad animali. Stando a un resoconto del 9 novembre, la donna in pochi giorni diede alla luce gambe di gatto soriano, gambe di coniglio, la dorsale di un'anguilla, budella e altri pezzi di animali irriconoscibili.
A questo punto la storia iniziò a fare scalpore, tanto che i suoi echi raggiunsero il 4 novembre la corte di Giorgio I d'Inghilterra, dove operava Nathaniel St André, chirurgo-anatomista del Re sin dal 1723.
Su ordine della famiglia reale, che iniziò ad interessarsi seriamente al caso, St. André e Samuel Molyneux si recarono a Guildford, dove Howard aveva condotto Mary Toft, invitando chiunque dubitasse della storia ad assistere a uno dei parti. I due, arrivati nella città il 15 novembre, rimasero impressionati: la Toft, infatti, aveva appena partorito il torso di un coniglio. St. André subito procedette con le indagini: per verificare se l'animale avesse respirato aria, immerse i suoi polmoni nell'acqua per vedere se galleggiassero - cosa che effettivamente fecero. St. André quindi proseguì con un esame medico sulla stessa Toft, giungendo alla conclusione che i conigli si fossero sviluppati all'interno delle tube di Falloppio.
Quella stessa sera, la donna ebbe nuovamente delle doglie: dal suo utero uscirono infatti un altro torso, della pelle e quindi una testa. Il re, affascinato dalla storia, decise di mandare a Guildford Cyriacus Ahlers, con l'incarico di redigere una relazione sulla vicenda: il medico arrivò nella cittadina il 20 novembre. Ahlers era notevolmente scettico, e quando arrivò non trovò affatto segni di effettiva gravidanza sulla donna; a confermare i suoi sospetti, osservò che la Toft era solita stringere le ginocchia prima dei parti, come se dovesse impedire la caduta di qualcosa. Il comportamento di Howard fu ritenuto altrettanto sospetto.
Ahlers decise dunque di non far trapelare le proprie perplessità, lasciando che i presenti pensassero che lui credesse alla storia della Toft; con una scusa, quindi, fece ritorno a Londra, portando con sé alcuni pezzi di coniglio. Esaminandoli con più cura, scoprì che questi erano stati recisi con uno strumento da taglio, notando anche tracce di paglia e di grano nei loro intestini. Il 21 novembre Ahlers scrisse le proprie impressioni prima al Re, e poi a «varie persone degne di nota e di stima»: il giorno successivo, Howard richiese al medico la restituzione dei pezzi di coniglio. Lo scetticismo di Ahlers fece preoccupare non solo Howard e St. André, ma soprattutto il Re, che subito inviò St. André ed un altro collega nuovamente a Guildford. Una volta arrivati, Howard subito li informò che la Toft aveva dato alla luce altri due conigli.
Dopo il parto, la Toft espulse anche quella che doveva essere la placenta: la donna era tuttavia molto malata, soffrendo di un incessante dolore nella parte destra dell'addome. In una mossa preventiva contro Ahlers, St. André raccolse numerose testimonianze dei prodigiosi eventi, per poi fare una dimostrazione anatomica della teoria della Toft davanti al Re ed alla corte. Dopo questi eventi, la Toft fu condotta a Londra, accompagnata da St. André e da Richard Manningham (noto ostetrico della capitale). Fu ulteriormente esaminata, e venne scoperto che la parte destra del suo addome era sensibilmente più grande del normale. Per proseguire con le indagini, Mary fu quindi portata al bordello Lacey's, presso i Leicester Fields.
Sotto la stretta supervisione di St. André, la Toft fu esaminata da decine di eminenti medici e chirurghi, fra cui John Maubray. Il Maubray suggerì che la donna potesse esser stata impressionata da un coniglio, dando così un difetto di nascita e condizionando i parti futuri. Un suo collega, James Douglas, pure credeva che il dibattito si trattasse di una bufala e, nonostante l'insistenza di St. André, continuò a rimanere diffidente. Questa posizione fu di eccezionale influenza, considerando che Douglas era uno degli anatomisti più rispettati in Inghilterra, mentre si credeva che St. André fosse diventato medico di corte solo poiché sapeva parlare fluentemente il tedesco, ovvero la lingua nativa del Re. Le cose cambiarono quando vi fu l'ascesa al potere del partito Whig, supportato sia da Manningham che da Douglas, che quindi riuscirono ad elevare il proprio status professionale. Douglas, in particolare, riteneva che una donna che partoriva conigli era tanto probabile quanto un coniglio che partorisse esseri umani, ma nonostante questo disincanto volle comunque vedere la Toft. St. André, al contrario, non fu invitato a prendere parte ai controlli.
L'inganno venne scoperto il 4 dicembre, grazie alla scaltrezza di Thomas Onslow che incominciò a indagare per conto proprio. Onslow scoprì che il marito della Toft, Joshua, il mese prima aveva acquistato un'insolita quantità di cuccioli di coniglio. Lo stesso giorno Thomas Howard raccontò di essere stato persuaso dalla suocera della Toft, Margaret, a introdurre un coniglio nella cella della donna. Mary rigettò quest'accusa, mentre Margaret sostenne di aver preso il coniglio solo per mangiarlo.
Manningham iniziò a sottoporre la Toft a estenuanti interrogatori, della durata anche di 3 o 4 ore, che però non diedero alcun risultato. A questo punto, decise di mettere in scena un bluff, prospettando alla Toft l'eventualità di un doloroso esperimento, per verificare se internamente fosse strutturata come tutte le altre donne o «in una maniera particolare che permette il convogliamento di conigli nell'utero». Alle minacce di una dolente operazione chirurgica, la donna confessò la frode il 7 dicembre, alla presenza di Manningham, Douglas, John Montagu e Frederick Calvert. Dopo l'aborto spontaneo, quando la cervice era ancora dilatata, aveva con l'aiuto di un complice inserito nell'utero le zampe e il corpo di un gatto, e la testa di un coniglio. Ammise addirittura di aver inventato una storia, secondo la quale questo fenomeno era dovuto all'inseguimento di un coniglio nell'orto, che l'avrebbe lasciata così scossa da menomarne perpetuamente il feto. Nei parti successivi, il trucco rimase uguale, ovvero quello di inserire nella vagina parti del corpo di animali vari.
Tormentata da Manningham e Douglas, certificò la natura fraudolenta degli avvenimenti sia l'8 che il 9 novembre, per poi essere incarcerata presso la prigione di Tothill, sotto l'accusa di «vile truffa e impostura».
Una volta rivelato che la vicenda della Toft si trattava solo di una mistificazione fraudolenta, i medici iniziarono ad essere pubblicamente sbeffeggiati. William Hogarth riprese l'avvenimento nell'opera Cunicularii, o The Wise Men of Godliman in Consultation (1726), dove viene raffigurata la Toft nell'atto di partorire un coniglio: la figura «F» è la Toft, «E» è il marito, «A» è St André, e «D» è Howard. Anche George Vertue ridicolizzò la vicenda, con The Surrey-Wonder, e The Doctors in Labour, or a New Wim-Wam in Guildford; quest'ultima opera, in particolare, venne divulgata nel 1727 con l'intento di burlare la figura di St André.
St André, per difendersi dai vari attacchi mediatici (che lo designarono addirittura come gulliverian, ovvero «divulgatore di storie favolose»), pubblicò il 3 dicembre un pamphlet di 40 pagine, A Short Narrative of an Extraordinary Delivery of Rabbets, con cui rivendicò la propria reputazione medica; il medico scrisse anche Some observations concerning the woman of Godlyman in Surrey, dove riportò le proprie impressioni sul caso Toft. La vita di St André, in ogni caso, fu travagliata anche una volta terminata la parabola di Mary Toft. In seguito alla morte di Samuel Molyneux per avvelenamento, il chirurgo sposò quella che era la moglie di Molyneux, Elizabeth.
Il matrimonio attirò grossi sospetti, tanto che il cugino di Molyneux ritenne St André responsabile della sua morte; quest'accusa venne obiettata con la causa per diffamazione - poi vinta - di St André. Nonostante questo apparente successo, la carriera del medico era ormai macchiata indelebilmente: sia lui che la moglie venivano sbeffeggiati a tempo inesauribile, tanto che i coniugi decisero poi di ritirarsi in campagna, dove St. André morì nel 1776, alla veneranda età di 96 anni.
Tornando al caso Toft, questo venne usato da Robert Walpole per simbolizzare il Settecento, da lui percepito come bramoso, corrotto ed illusorio. Molte altre furono tuttavia le satire che mortificarono l'immagine della medicina in Inghilterra, dove i medici tout court, considerati creduloni e sprovveduti, divennero i protagonisti indiscussi di pamphlet, testi umoristici, volantini e ballate popolari. Gli echi della notizia raggiunsero anche Voltaire, che nel suo saggio Singularités de la nature indicò il caso di Mary Toft come un esempio di come gli inglesi protestanti fossero influenzati da una Chiesa ignorante.
Dal punto di vista strettamente biografico, Mary Toft venne scarcerata l'8 aprile 1727; fece subito ritorno nel natio Surrey, dove ebbe un'altra bambina nel febbraio del 1727. Le ultime notizie di lei si hanno nel 1740, quando fu imprigionata per aver trafficato oggetti rubati, e nel 1763, anno in cui morì. Neanche la Toft sfuggì alla furia derisoria dei satiristi, che si incentrarono immediatamente sui lati più volgari della vicenda. In questo ambito, molto tagliente fu A Plain Refutation of All that Has Been Written or Said Concerning the Rabbit-Woman of Godalming (1727), dove l'analfabetismo della Toft venne riletto in chiave sessuale: «I wos a Wuman as had grate nattural parts, and a large Capassiti, and kapible of being kunserned in depe Kuntrivansis». A sbeffeggiare l'ingenuità dei medici implicati vi furono anche Alexander Pope e William Pulteney, autore della ballata satirica The Discovery.