Bernie Madoff
Bernard Lawrence Madoff (New York, 29 aprile 1938) è un ex
banchiere e criminale statunitense, condannato per una delle più grandi frodi
finanziarie di tutti i tempi. Nasce a New York da una famiglia di origine
ebraica, si sposa con Ruth Madoff. Era molto conosciuto e stimato nella
comunità, come dimostrano le numerose cariche ricevute presso le più importanti
istituzioni culturali della città. Era consigliere della Sy Syms School of Business della Yeshiva
University, del New York City Center e membro del Cultural Institutions Group. È
stato anche presidente del NASDAQ, il listino dei titoli tecnologici statunitensi.
Ha iniziato la sua attività come broker negli anni sessanta, reinvestendo gli
utili della sua attività di bagnino a Long Island. Man mano che la sua impresa,
la Bernard Madoff Investment Securities, cresceva di dimensioni, ha assunto
molti familiari, a partire dal fratello Peter e fino ai figli Mark e Andrew. La
sua reputazione personale, specialmente nella comunità ebraica, era così grande
da essere stato soprannominato Jewish Bond (Obbligazione ebraica). L'11
dicembre 2008 Madoff è stato arrestato dagli agenti federali, accusato di aver
truffato i suoi clienti causando un ammanco pari a circa 65 miliardi di dollari
(60 miliardi di euro). La sua società si è infatti rivelata come un gigantesco
schema Ponzi. Tale sistema deve il suo nome a un immigrato italiano, che agli
inizi del '900 lo mise in atto per primo su grande scala, e consisteva nel
promettere fraudolentemente agli investitori alti guadagni, pagando gli
interessi maturati dai vecchi investitori con i soldi dei nuovi investitori. Rispetto
agli altri hedge fund Madoff non vantava profitti del 20-30%, ma si attestava
su un più credibile rendimento del 10% annuo, costante nonostante l'andamento
del mercato. La truffa consisteva nel fatto che Madoff versava l'ammontare
degli interessi pagandoli con il capitale dei nuovi clienti. Il sistema saltò
nel momento in cui i rimborsi richiesti superarono i nuovi investimenti.
Nell'ultimo periodo le richieste di disinvestimento avevano raggiunto una tale
cifra, circa 7 miliardi di dollari, che Madoff non fu più in grado di onorare
la remunerazione degli interessi promessi con le risorse finanziarie
disponibili. Il caso Madoff rappresenta un grave fallimento per le attività di
controllo. La SEC, già a partire dal 1992, aveva effettuato diverse verifiche
presso la Bernard Madoff Investment Securities, senza rilevare gravi
violazioni. Addirittura nel dicembre del 2008 era stato segnalato che
nonostante Madoff gestisse circa 17 miliardi di dollari per conto dei suoi
clienti, solamente 1 miliardo era investito in azioni. Anche i concorrenti e
gli altri analisti avevano nel tempo espresso dubbi sulle incredibili
performance di Madoff, come ad esempio Harry Markopolos, che nel 1999 e nel
2005, dopo essere arrivato alla conclusione che i risultati di Madoff erano
tecnicamente molto sospetti se non impossibili, denunciò la cosa alle autorità
di controllo. I clienti di Madoff erano perlopiù grandi istituti finanziari e
investitori istituzionali, sui quali sono ricadute le conseguenze della truffa.
Diverse banche in tutto il mondo hanno dichiarato di essere esposte verso il
fondo di Madoff sia direttamente, sia attraverso fondi da loro gestiti. Tra le
italiane UniCredit per 75 milioni di euro e il Banco Popolare per 8 milioni.
Più gravi invece le ricadute per altri istituti europei come Royal Bank of
Scotland, esposta per circa 445 milioni di euro, la spagnola Bbva, per circa
300 milioni di euro, e la francese Natixis, a sua volta con perdite pari a 450
milioni di euro. L'importo più consistente pare essere quello del gruppo
britannico HSBC, esposto per circa un miliardo di dollari (tuttavia al mese di
ottobre 2011, la SEC ritiene che il gruppo britannico sia riuscito a rientrare
in possesso di almeno 600 milioni di dollari tramite indagini private) e della
società di gestione Fairfield Greenwich Group, che ha investito nel fondo di
Madoff oltre metà del suo patrimonio per una cifra di 7,5 miliardi di dollari. Sembra
che anche alcuni importanti personaggi del mondo degli affari o dello
spettacolo abbiano investito cifre più o meno ingenti con Madoff, direttamente
o tramite fondazioni a loro riconducibili. Ad esempio, la Wunderkinder Foundation
di Steven Spielberg potrebbe aver perso una buona parte del suo capitale;
stessa sorte sarebbe toccata al magnate dell'editoria Mortimer Zuckerman, al
premio Nobel Elie Wiesel, all'icona cinematografica Zsa Zsa Gábor (che avrebbe
perso una somma compresa tra i 7 e i 10 milioni di dollari), all'attore Kevin
Bacon e sua moglie, Kyra Sedgwick, e a John Malkovich. Il 29 giugno 2009 Madoff
è stato condannato a 150 anni di carcere per i reati commessi. Nel mese di
agosto 2009 viene rivelato dal New York Post, che Bernand Madoff avrebbe un
cancro e che la malattia lo avrebbe consumato al punto di lasciargli solamente
pochi mesi di vita e che per questa ragione si sarebbe dichiarato durante il
procedimento come unico responsabile della truffa. Tramite una nota pubblicata
in seguito dal The Wall Street Journal, però, il Bureau of Federal Prison ha
smentito la malattia. Il 24 dicembre del 2009 comunque Madoff venne ricoverato
in ospedale, ufficialmente per motivi di vertigini e pressione alta. L'11
dicembre 2010 suo figlio Mark si suicida a Manhattan, mentre il 3 settembre
2014 muore anche l'altro figlio Andrew, affetto da linfoma mantellare.
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