Lilith
Non occorre essere profondi conoscitori del cristianesimo,
né essere religiosi, per sapere di cosa si sta parlando quando si fa menzione
di Adamo ed Eva, il primo uomo e la prima donna creati da Dio per popolare il
Paradiso Terrestre. Non è altrettanto noto, però, che Eva fosse in realtà la
seconda, se non addirittura "l'altra", donna, in quanto preceduta da
Lilith, madre di demoni. Lilith appare fin da subito come una figura tutt'altro
che remissiva, che ben presto si rifiuta di soggiacere ad Adamo, affermando di
essere stata creata uguale a lui, e per questo viene da lui respinta.
L'Alfabeto di Ben-Sira riporta il diverbio nato tra i due in questi termini:
«Ella disse "Non starò sotto di te", ed egli disse "E io non
giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto,
mentre io sono fatto per stare sopra".» Visto frustrato il suo femminismo
ante-litteram, Lilith, infuriata, pronunciò il nome di Dio e abbandonò in volo
il giardino dell'Eden, risparmiandosi in tal modo di essere cacciata e
restando, contrariamente al suo abbandonato compagno, una creatura immortale,
intatta nell'orgoglio ma sessualmente insoddisfatta. Quest'ultimo problema lo
avrebbe risolto una volta giunta sulle sponde del Mar Rosso, dove trovò vari
demoni più che disponibili ad aiutarla in tal senso. Con essi diede vita a
innumerevoli Jinn, vivendo tutto sommato tranquilla fino al momento in cui
Adamo chiese a Dio di riportarla indietro. Allo scopo, tre angeli, Senoy,
Sansenoy e Semangelof, vennero dunque inviati a riprenderla. I tre la trovarono
e la minacciarono di morte se non fosse tornata da Adamo, ma Lilith fece loro
notare di essere immortale e non temere le loro minacce, e soprattutto di
preferire la compagnia dei demoni a quella del primo maschilista della storia.
Gli angeli la minacciarono dicendo che avrebbero ucciso i suoi figli al suo
posto. Pur di salvarli la donna promise che non avrebbe toccato i discendenti
di Adamo ed Eva se essi avessero invocato la protezione dei tre angeli stessi.
Da qui sarebbe nata la tradizione di mettere al collo dei neonati un ciondolo
con incisi i nomi dei tre, perché li proteggano fino al momento della
circoncisione. Non è noto perché la protezione non sia più necessaria – o
richiesta – in seguito. Fino a questo punto il ritratto di Lilith parrebbe
essere quello di una donna orgogliosa e indipendente, ma disposta al sacrificio
per salvare la sua prole e tutto sommato più innocente di Eva, non avendo
violato come lei un esplicito divieto del suo creatore. Un po' poco per
definirla un essere demoniaco no? A contribuire a questo suo aspetto è il
fondersi di varie culture e resoconti che spaziano dalla mitologia
sumero-accadica, in cui Lilith è il nome della "vergine nera" che
prende dimora in un albero piantato dalla dea Inanna e viene poi messa in fuga
dall'eroe Gilgamesh, a quella babilonese in cui Lilitu è il componente
femminile di una potente triade demoniaca (gli altri sono Lilu, maschio, e
Ardat-Lili, figlia dei due), definita "il demonio che l'uomo crea sul letto
durante il sonno". Nella sua figura si riflettono anche quelle di altre
creature demoniache, quali la greca e serpentina Lamia, letterale divoratrice
di uomini, e la sua antesignana Lamassu, mezza donna e mezza vacca (non ridete
per piacere della Donna/Vacca e non pensate male grazie). Da questo brodo
primordiale, emerge la Lilith che sta al confine tra il giorno e la notte, tra
l'umano e l'animale, tra il divino e il demoniaco, e che si erge a predatrice
non solo (ma soprattutto) sessuale, assetata di mortali umori quali sangue e
seme. Lilith è colei che rapisce i neonati, nonché la responsabile delle
involontarie eiaculazioni notturne degli adolescenti, delle quali si servirebbe
per dare alla luce (o forse alle tenebre) la sua immonda prole (altra spiegazione
improbabile, come quella del fatto che le mestruazioni femminili fossero dovute
a delle bambole vudù che qualcuno creava per farle soffrire, infatti in molti
venivano uccisi per questo motivo, ma ve ne parlerò meglio con le streghe e la
stregoneria). Nel tempo, ella è stata identificata come progenitrice di ogni
genere di stirpi, da quella dei Jinn ai succubi e incubi per terminare con gli
onnipresenti vampiri (dopo vi spiego anche per cosa è associata ai vampiri).
Il mito di Lilith è tutto fuorché univoco. Nel Sefer Emek
ha-Melech (la valle del Re) diviene perfino citata quale il serpente dell'Eden
che seduce Eva e a lei si congiunge carnalmente, per quanto improbabile possa
apparire la cosa essendo pur sempre Lilith una donna (il testo fa esplicita menzione
del seme che il serpente avrebbe immesso in Eva e lo dichiara causa delle
mestruazioni femminili, altra cavolata se volete un mio parere). Altrove è una
creatura che non ha rapporti diretti con Adamo ma viene creata prima di lui e,
dopo la sua cacciata dal Paradiso, riceve il potere sui neonati che meritano di
essere puniti per i peccati dei loro padri. Questi ultimi includono i rapporti
sessuali al di fuori del matrimonio, in periodi in cui gli stessi sono
proibiti, o con la propria moglie mentre è nuda. Lilith avrebbe il potere di
uccidere in qualunque momento i bambini nati da tali atti impuri, per quanto in
genere si limiti a mostrarsi a loro e giocarci, facendoli ridere e costringendo
i genitori a usare una formula magica per scacciarla (e i padri a dover dare
delle spiegazioni alle loro mogli sul perché ritengano che ci sia di mezzo
Lilith, mi immagino già il discorso XD). Anche la sua "situazione
familiare" è soggetta a numerose interpretazioni. La si vede secondo i
casi far coppia col demone Asmodai o essere consorte del castrato re dei demoni
Samael, che non può per ovvie ragioni soddisfarla e può dunque aver rapporti
con lei solo con l'intercessione del Drago Cieco, a sua volta sterile (non
commentate per piacere, non ho scritto io tutti questi miti). Lilith è una
figura presente nelle antiche religioni mesopotamiche e nella prima religione
ebraica, che potrebbe averla appresa dai babilonesi assieme ad altri culti e
miti (come il Diluvio universale) durante la prigionia di Babilonia. Nella religione
mesopotamica Lilith è il demone femminile associato alla tempesta, ritenuto
portatore di disgrazia, malattia e morte. Lilith compare nell'insieme di
credenze dell'Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che
lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo. La sua
figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della
Mesopotamia. Nell'immaginario popolare ebraico è temuta come demone notturno
capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli
aspetti negativi della femminilità: adulterio, stregoneria e lussuria. Alla
fine dell'Ottocento, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel
mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non
si assoggetta all’uomo e, rivalutata nelle religioni neo-pagane, viene posta a
fianco di simboli come quello della Grande Madre. Lilith abbandonò il Paradiso
di propria iniziativa, prima della caduta dell'uomo e non avendo toccato
l'Albero della Conoscenza non fu condannata alla mortalità. Geronimo di Cardia
tradusse Lilith con lamia, un mostro che Orazio descrive come una strega che
rapisce i bambini, affine alla bretone Morrigan, nella mitologia greca invece è
descritta come una regina libica che si accoppiò con Zeus. Dopo che Zeus ebbe
abbandonato Lamia, Era rubò i figli di Lamia, e Lamia si vendicò rapendo i
figli di altre donne. Il Lilith viene particolarmente considerata nella cultura
della Wicca. C’è una leggenda secondo cui Lilith fu la prima donna creata, la
prima compagna data da Dio ad Adamo. Ma Dio la cacciò dal paradiso terrestre
perché rifiutava di sottomettersi ad Adamo, anche in ambito sessuale,
rifiutando che fosse sempre e solo lui a possederla. Una volta scacciata Lilith
vagò sulla terra e generò con Satana (qui simbolo della ribellione) le passioni
umane.
Per quanto sia indicata come una donna dalla bellezza
sovrumana cui è impossibile resistere la sua descrizione presenta alcune
particolarità:
1) Ha artigli da
rapace anziché piedi, chiaro simbolismo al suo legame con la luna; alle volte
ha la coda da sirena
2) Si manifesta
solo di notte
3) Ha lunghissimi
capelli rossi, ricci
4) Pelle blu
5) Occhi di fuoco
6) Ali, acquisite
dopo aver pronunciato il nome segreto di Dio
7) È immortale,
avendo abbandonato l'Eden prima che Dio privasse l'umanità dell'immortalità
IL PRIMO VAMPIRO: Lilith
Sebbene parlerò meglio dei vampiri in un altro post, in cui
parlerò solamente di loro, devo accennarli anche qui perché, secondo alcune
credenze, il Lilith avrebbe a che fare con la creazione del primo vampiro.
I primi scritti in cui ritroviamo la figura del vampiro
risalgono al 2000 a.C., ritrovati nelle terre dei babilonesi e degli assiri. Lì
esisteva una gerarchia di spiriti – fantasmi, semi-demoni, demoni – che
includeva creature tipo vampiri che tornavano dalla tomba per attaccare i vivi.
Di questa specie erano gli UTUKKU, demoni invisibili ed incorporei, e anche gli
EKIMMU, anime di persone scomparse che non trovavano pace nella morte. Una
testimonianza del timore che i babilonesi nutrivano verso i vampiri viene da un
sigillo cilindrico ritrovato proprio in quelle terre, su cui era disegnata
proprio una donna vampiro. La raffigurazione rappresentava un uomo che stava
dormendo su cui era seduta una donna nuda con il volto demoniaco. Al loro
fianco, in piedi, una persona con in mano un paletto nell'atto di colpire il
demonio. Quest'immagine doveva naturalmente far capire al vampiro cosa gli
sarebbe successo se si avvicinava al padrone del sigillo. L'origine dei vampiri
è quindi da retrodatare di millenni. Secondo alcune teorie il capostipite delle
creature della notte fu niente meno che Giuda Iscariota, la cui corda alla
quale si era impiccato si ruppe lasciando cadere il corpo a terra. Questo
spiegherebbe l'odio ereditario dei vampiri per gli oggetti di carattere
cristiano. Secondo altre tesi il primo vampiro fu Caino, il primo assassino,
colui che venne punito dal signore a cibarsi per l'eternità di quel sangue che
aveva versato uccidendo suo fratello Abele. Secondo il Libro di Nod, dopo aver
ricevuto il dono oscuro, Caino ha edificato una città, Enoch, dal nome del suo
figlio primogenito instaurando una sorta di monarchia vampirica che, col tempo,
si espanse a macchia d'olio, costringendo Dio a mettere in atto il Diluvio
Universale per eliminare la minaccia dei vampiri moltiplicatisi a vista
d'occhio. Esiste tuttavia una controversia riguardo questa tesi, ovvero in
quale modo Caino ricevette il dono oscuro da Lilith, la prima moglie di Adamo
poi cacciata dall'Eden perché rifiutava di sottomettersi al marito durante
l'atto sessuale.
''Tra le sue braccia, trovai conforto. Piansi finché sangue
non scese dai miei occhi lei lo tolse con un bacio.''
''E così Lilith, Lilith dagli occhi splendenti, mi
Risvegliò. Si tagliò con un coltello e versò il suo sangue per me in una
ciotola. Bevvi. Era dolce. E poi caddi nell’Abisso. Caddi per sempre, cadendo
nella Tenebra più profonda.''
Questi due passi del Libro di Nod sembrano descrivere alla
perfezione quello che sembrerebbe essere un abbraccio, tecnica più conosciuta
mediante il quale nasce un nuovo vampiro. Se questa interpretazione del libro è
corretta, non fu Caino il primogenito dei vampiri, ma bensì Lilith, che per
prima passò il dono al primogenito di Adamo. Ma la domanda a questo punto è, da
chi Lilith ottenne tale dono? le tradizioni narrano di numerosi rapporti
sessuali avuti da Lilith con demoni dopo la sua fuga dall'Eden, verrebbe quindi
logico pensare o quanto meno supporre che il vampirismo sia frutto di poteri
infernali.
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